Traduzione legale e asseverazione di documenti in italiano russo inglese, traduzione giurata in Tribunale, Apostille
Guida localizzata per il Tribunale della provincia di Vicenza, ma le informazioni generali contenute sono valide in tutto il territorio nazionale.
- Legalizzazione presso il Tribunale di Vicenza. Traduzione in italiano di documenti, atti e certificati formati all’estero.
I documenti scritti in una o più lingue straniere possono essere tradotti in italiano per l’uso in Italia e per essere fatti valere in Italia, dal traduttore qualificato che conosca la lingua di origine del documento e l’italiano. Una volta effettuata la traduzione (ad esempio, dal documento originale emesso dall’Autorità straniera in lingua russa e poi tradotto in italiano per l’Italia), che per quanto possibile deve risultare anche graficamente simile all’originale, il traduttore deve procedere alla successiva Asseverazione tramite la produzione del relativo Verbale di Giuramento, ricevuto, ai sensi dell’articolo 5 del Regio Decreto 9 ottobre 1922, n. 1366 dal Cancelliere degli uffici giudiziari, per esempio presso il Tribunale di Vicenza.
- Legalizzazione presso la Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo di Vicenza di documenti, atti e certificati formati in Italia per l’estero.
Per l’estero, nel caso di documento scritto in italiano o anche in italiano e poi tradotto in un’altra lingua per essere fatto valere nello Stato di destinazione (ad esempio, dal documento originale emesso dall’Autorità italiana e poi tradotto in russo per la Russia), in questo caso può essere necessario far legalizzare prima la firma del Cancelliere dalla Procura presso il Tribunale, e poi procedere ad una seconda legalizzazione presso la rappresentanza diplomatica o consolare estera competente per lo Stato di destinazione del documento tradotto e accreditata in Italia (nel nostro caso, Ambasciata/Consolato russo in Italia). Tuttavia, dato che la materia è regolata esclusivamente dalla legge dello Stato di destinazione del documento da tradurre (Federazione Russa), si dovranno verificare preventivamente sia l’ammissibilità di questa modalità di traduzione che la necessità di una o entrambe le predette legalizzazioni.
- Apostille
Per l’uso negli Stati aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 (la Russia ha aderito), la doppia legalizzazione viene invece sostituita dall’apposizione dell’Apostille. Quindi, la necessità di legalizzare documenti, atti e certificati rilasciati da autorità straniere è sostituita da un’altra formalità: l’apposizione della “postilla” (o Apostille). Così ad esempio, una persona proveniente dalla Russia non ha bisogno di recarsi presso la Rappresentanza consolare italiana e chiedere la legalizzazione, ma può recarsi presso la competente Autorità interna russa designata e indicata per ciascun Paese nell’atto di adesione alla Convenzione stessa (normalmente si tratta del Ministero degli Esteri), per ottenere l’apposizione dell’Apostille sul documento e/o Certificato. Così perfezionato, il documento (il Certificato russo) con l’Apostille deve essere riconosciuto in Italia, perché anche l’Italia ha ratificato la Convenzione e quindi in base alla legge italiana quel documento deve essere ritenuto valido, anche se redatto i russo.
Servirà, poi, una traduzione in italiano del Certificato russo per essere fatto valere di fronte alle autorità italiane.
Qualora i certificati rilasciati in Italia dagli organi della Pubblica Amministrazione o studi notarili debbano essere presentati all’estero (nel nostro caso in Russia), prima di procedere alla traduzione, gli atti e certificati devono essere legalizzati mediante Apostille presso l’Ufficio legalizzazione della Prefettura italiana, Ufficio Territoriale del Governo oppure presso l’Ufficio affari civili della Procura della Repubblica di competenza. La legalizzazione dei certificati rilasciati dal Comune, dall’Ufficio di Anagrafe e dello Stato civile, dalle Università, ecc. è di competenza della Prefettura. La legalizzazione degli atti firmati dai Notai, dai Funzionari di Cancelleria e dagli Ufficiali Giudiziari è di competenza della Procura della Repubblica.
Servirà, poi, una traduzione in russo del Certificato italiano per essere fatto valere di fronte alle autorità russe. Per fare tale legalizzazione è necessario presentare all’Ufficio Consolare russo i documenti muniti del timbro «Apostille» e tradotti in russo da un traduttore giurato presso un Tribunale italiano. La traduzione deve essere asseverata dal giuramento del traduttore giurato (il giuramento “клятва переводчика” va successivamente tradotto dallo stesso traduttore e non deve essere autenticato con il timbro “Apostille”).
E’ necessario precisare, infine, che la Convenzione riguarda specificamente l'abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri tra i quali rientrano, per espressa previsione della stessa, i documenti che rilascia un’Autorità o un funzionario dipendente da un'amministrazione dello Stato (compresi quelli formulati dal Pubblico Ministero, da un Cancelliere o da un Ufficiale Giudiziario), i documenti amministrativi, gli atti notarili, le dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, un visto di data certa, un'autenticazione di firma apposti su un atto privato, mentre invece NON si applica ai documenti redatti da un agente diplomatico o consolare e ai documenti amministrativi che si riferiscono a una operazione commerciale o doganale. Ne consegue che la gamma di documenti per i quali si può superare l'esigenza di legalizzazione, mediante richiesta e annotazione della cosiddetta Apostille direttamente da parte delle autorità interne dello Stato di provenienza, è amplissima e si tratta di documenti che normalmente riguardano i rapporti di parentela, legami familiari, ovvero tutte quelle situazioni che in buona sostanza interessano la quasi totalità degli immigrati.
Per i paesi che non hanno aderito alla Convenzione dell'Aja occorre la legalizzazione da parte della Procura e, inoltre, il visto da parte del Consolato dello Stato straniero in Italia. Non è consentito giurare traduzioni da una lingua straniera a un’altra: le traduzioni asseverate devono obbligatoriamente passare dall’italiano.
- A chi rivolgersi
- Per atti giudiziari e notarili: Palazzo di Giustizia - Procura della Repubblica presso il Tribunale
- Per altri atti amministrativi: Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo
Per la legalizzazione dell'atto in lingua originale occorrerà:
- Legalizzazione dell'originale da parte della Prefettura;
- Traduzione e asseverazione della traduzione in Tribunale;
- Legalizzazione in Procura della Repubblica secondo le norme previste.
Legalizzazione consolare in Russia
Se il paese non è un paese membro della Convenzione dell'Aia, allora in questo caso è necessario ricorrere alla legalizzazione consolare. Quest’ultima procedura risulta più complessa rispetto all’apostillazione che richiede l’autenticazione del documento da parte degli organi del Ministero della giustizia della Federazione Russa, degli organi del MAE della Federazione Russa, e successivamente da parte del consolato del Paese di destinazione presente sul territorio della Federazione Russa. La legalizzazione consolare conferisce al documento forza legale solo sul territorio del Paese, il cui consolato abbia autenticato il documento.
Legalizzazione presso la Camera del Commercio e dell’industria della Federazione Russa
I documenti commerciali (contratti, fatture, invoice, polizze di carico ecc.) non sono soggetti né a legalizzazione consolare né ad apostillazione. La legalizzazione di questo tipo di documenti può essere eseguita solo dalla Camera del commercio e dell’industria, e successivamente dal consolato del Paese di destinazione. Nella maggior parte dei casi per questi documenti non è richiesta la legalizzazione.
ARSCON vanta una lunga e consolidata esperienza nel settore delle traduzioni legali, ed è fornitore di uno svariato numero di studi e uffici legali, studi notarili e professionisti operanti su tutto il territorio nazionale.
Si effettuano traduzioni giurate (ufficiali, asseverate) in lingua italiano russo inglese di certificati / documenti rilasciati dalle Autorità estere e/o studi notarili, per esempio: sentenze del Tribunale, ricorsi, ordinanze, atti notarili, certificati, procure, deleghe, titoli di studio (Diploma, Laurea, Laurea breve, Diploma di laurea, Laurea Magistrale), certificato di nascita, certificato di matrimonio, stato di famiglia, residenza, cittadinanza, identità personale, stato libero, attestato identità per minori, residenza per emigrato estero, certificato contestuale, estratto dell’atto di nascita, estratto per riassunto dell’atto di matrimonio, Certificato carichi penali, Certificato penale del Casellario Giudiziale, Certificato dei carichi pendenti, perizie di vario tipo.